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La centrale radio della Guardia Costiera

Dopo un numero quasi infinito di telefonate e di appuntamenti mancati per problemi di lavoro del sottoscritto e per continue esercitazioni effettuate dal corpo della Guarda Costiera, nei primi giorni di Maggio sono finalmente riuscito a varcare i cancelli del Ministero della Navigazione Marittima e visitare la centrale operativa del Comando Generale delle Capitanerie di Porto di Roma.

Naturalmente il motivo della visita era "radiofonico" infatti molti di voi avranno ascoltato, magari per caso, o magari per passione per le stazioni "utility" il traffico a 6185 khz dove le varie stazioni della rete della Guardia Costiera (denominate ICI, ICI01,ICI02,etc.) si scambiano traffico e assistono spesso a interventi d'emergenza. Ebbene con questa visita volevo scoprire quali erano i piani di sviluppo delle radiocomunicazioni in questo vitale settore e sapere se le onde corte erano ancora tra i loro progetti futuri e presenti di rete radio. Colui che mi ha introdotto hai segreti della Guardia Costiera e delle Capitanerie di Porto è il stato il gentilissimo Tenente di Vascello Menabene che mi ha accompagnato per i locali delle centrale operativa, siti all'interno del Ministero dei Trasporti e della Navigazione a Roma Eur e mi ha spiegato il funzionamento del complesso sistema di telecomunicazione utilizzato dalla Guardia Costiera. Questo centrale operativa ha il compito di organizzare e coordinare i servizi di soccorso marittimo nelle acque marittime nazionali e in quelle internazionali di giurisdizione. Oltre a questo centro a Roma ci sono ben tredici direzioni marittime sparse per il territorio che assicurano i servizi di ricerca e soccorso, ma anche attività antiinquinamento e altre attività di controllo dei nostri mari. Accanto a questi centri della Guardia Costiera ci sono 118 basi del Corpo delle Capitanerie di Porto che materialmente pattugliano le nostre lunghissime coste. Il collegamento delle 13 sedi avviene in Onde Corte (le famose stazioni ICI) e naturalmente su reti telefoniche private. In ognuna di queste sedi viene inoltre effettuato l'ascolto sulle frequenze di chiamata, come il canale 16 della banda nautica VHF (156.800 Mhz FM Simplex).

Il centro di Roma ha il controllo di coordinare tutti questi avamposti e la stazioni radio ha il compito di poter contattare qualsiasi natante che abbia bisogno di soccorso. La stazione è attiva naturalmente in onde corte mediante un antenna direttiva Log-Periodica installata sul tetto del centro e mediante dei trasmettitori telecomandati utilizzati per il traffico radio della stazione IRM del CIRM, il centro radio medico che si trova sempre all'Eur a poche centinaia di metri dalla Guarda Costiera. Per l'ascolto vengono utilizzati ricevitori professionali Philips e Rohde Schwarz che attraverso la scansione di alcune bande HF possono ricevere le chiamate d'emergenza. La rete permette anche il telecontrollo di ogni delle tredici stazioni ad onde corte remote per poter migliorare eventualmente la possibilità di collegamento e per superare problemi di disturbi o qrm.

Oltre alle onde corte vengono utilizzati naturalmente anche i sistemi satellitati Immarsat attraverso il centro satellitare del Fucino. Un sistema sempre fornito dalla Rohde Schwarz permette poi la trasmissione in onde corte di immagini provenienti dagli elicotteri o dagli aeree utilizzati per le operazioni di S.A.R. (Search and Rescue). L'impressione è di un centro radio molto moderno, con un dotazione completa, dal satellite alle vecchie onde corte che sono in questo caso l'unico mezzo di comunicazione utilizzabile per poter comunicare con la rete di mezzi navali, aerei e con le sedi sparse per il territorio.

Tutte le foto della visita qui: http://www.mediasuk.org/archive/ici.html