incidenti di percorso

La carta corre anche piu' del web, a volte, solo quando ci si mette d'impegno.
C'e' chi vuole lavorare nei magazines, e chi preferisce staff virtuali, ma di solito si tratta della stessa tipologia di persone.
Cosa cercano, quali sono le aspettative dei giovani che arrivano alla redazione di un giornale o riescono ad entrare in uno e-staff?
Macinano codice, niente di piu'... e non importa che si tratti di perl o di filtri di photoshop, sempre codici sono!!
Si macina codice alla ricerca di un risultato almeno accettabile, anche quando di solito il termine accettabile e' il massimo che si possa ottenere.
TUTTI incredibilmente agitati, decisi a creare qualcosa di nuovo per non rimanere nel limbo, tutti incredibilmente motivati e disposti a vendere la propria testa al miglior offerente.
Che cosa ricevono in cambio?
Nulla, tutto qui.
Ottenere qualcosa e' solo un incidente di percorso, qualcosa che succede a pochi.
La ricerca non esiste, esiste solo per i pochi che possono permettersi di rifugiarsi sotto le ali di una qualche universita', e intanto il tempo passa e continuiamo a riferirci a pensatori degli anni sessanta, a tenere come punto di riferimento cose dette e scritte in quegli anni in cui tutto era messo in discussione.
Chi di voi capita in questo luogo, e per puro caso si puo' permettere di leggere questo testo in italiano, scoprira' che gli altri testi contenuti in no_print e no_paper sono del 1928.
Quasi impossibile da credere, eppure recicliamo cultura e intuizioni, il tutto coperto da un fine velo di mortificazione.
Perche' non imitare fino in fondo allora? Perche' non copiare Man Ray e non reimparare ad usare i nostri mezzi di comunicazione invece di inventarne sempre di nuovi?
La creativita' non esiste, la creativita' e' puro collage, assemblamento, carnevale.