NO_P tenta di analizzare il ruolo che il computer continua a giocare nella formazione di nuovi tipi di magazines, liberando la loro impaginazione e sovvertendo le convenzioni tipografiche, sviluppando un nuovo stile di rappresentazione dell'informazione. L'obiettivo e' dimostrare in quanti differenti modi i designer di oggi stanno interpretando il concetto di cybertipografia, intesa sia come condizione di impaginazione che come forma di tipografia generata dal computer e composta sul video invece che sulla carta. Esistono esempi di cibertipografia light, fino a casi di layout completamente sovversivi, che hanno perso le loro origini e stanno dando risultati sorprendemente creativi. Attraverso il ciberspazio, il computer è in grado di imitare il processo di stampa con il risultato di un potenziamento delle possibilità che gia di per se lo strumento tipografico offriva, eliminando però il confine della pagina statica. Si tratta di scoprire se sia una liberazione garantita dalla tecnologia e una vera e propria di un nuovo spazio da utilizzare a scopi creativi e da manipolari a scopi commerciali, oppure se si tratti di qualcos'altro. E' difficile isolare le caratteristiche che definisco un magazine: pubblicazione regolare, temi specifici, varietà di articoli, la copertura dei piu recenti avvenimenti scelti per argomento, un particolare formato, ma ci sono evidentente delle eccezioni a queste regole. Se un profilo puo' essere delineato forse consiste nel fatto che la libertà o le restrizioni create e causate dal mezzo cartaceo sono forse messe in discussione quando parliamo di magazines consultabili via video. Questa novita nella produzione di informazione periodica ha dato una ampio respiro al design, rendendolo piu dinamico e costringendolo a misurarsi con altri metri rispetto al lettore e rispetto alla sua stessa sopravvivenza. Il magazine diventa sempre di piu una forma d'arte, infatti in America dove è nata l'idea del tascabile, e dove ogni prodotto della cultura scritta è molto più accessibile sia dal punto di vista materiale che economico le riviste cominciano ad essere un acquisto per elite, per addetti ai lavori, quasi fossero i portatori delle nuove tendenze della stampa e non solo. |